Primordiali, al Museo Civico incontro con il divulgatore scientifico Telmo Pievani

L'incontro è a ingresso gratuito ma è necessario prenotarsi per telefono (al numero 059 203 3125) o per mail (palazzo.musei@comune.modena.it). Per partecipare, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, è richiesta la mascherina ffp2.
E sabato 14 maggio, l'ultimo appuntamento della rassegna Primordiali è dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni: "Perché siamo parenti delle galline?" sono le letture animate tratte dal libro che Pievani ha scritto con Federico Taddia, un gioco di domande e risposte alla scoperta di stranezze e meraviglie dell'evoluzione, gestito dagli operatori della biblioteca Delfini e Mediagroup98. Tre le repliche previste nel corso della giornata, alle 11, alle 15 e alle 17. Anche in questo caso, l'ingresso è gratuito con obbligo di prenotazione (tel. 059 203 3125; mail palazzo.musei@comune.modena.it).
Esperto di teoria dell'evoluzione, Telmo Pievani (che sabato 14 maggio, alle 11.30, sarà anche in piazza Mazzini per il festival Passa la Parola) è autore di numerose pubblicazioni nel campo della filosofia della scienza e un divulgatore in grado di comunicare a tutti grazie ai podcast e ai video del web magazine dell'Università di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche, ai libri per bambini e ragazzi, a progetti teatrali e musicali. Nel 2021 ha condotto venti puntate della trasmissione "Storie della scienza" per Rai Scuola e scritto e condotto, insieme a Marco Paolini, "La Fabbrica del Mondo" andata recentemente in onda su Rai3.
Il suo lavoro di divulgazione è teso a sottolineare l'importanza della ricerca scientifica e della ricerca guidata dalla curiosità e dall'amore per la conoscenza che è "l'unico antidoto contro il dogmatismo e l'integralismo delle ideologie e dei preconcetti".
"Primordiali" è la rassegna di incontri di approfondimento collegata alla mostra "Primordi. La riscoperta della raccolta del Paleolitico francese del Museo Civico di Modena", che si può visitare al terzo piano di Palazzo dei Musei fino al 19 giugno. La raccolta, costituita da strumenti in pietra del tutto simili a quelli scoperti nel 1850 dal pioniere degli studi preistorici Boucher de Perthes, è stata "riscoperta" grazie alle più moderne tecnologie di indagine e valorizzata in un'esposizione che coniuga la dimensione ottocentesca della ricerca a quella contemporanea.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-05-2022 alle 11:06 sul giornale del 11 maggio 2022 - 107 letture
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